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Risale al 1892 la creazione del primo orologio da polso “first minute-repeater” e a otto anni dopo il primo orologio prodotto industrialmente sotto il marchio “Omega” durante la guerra Boera.
La storia ufficiale dell’azienda inizia nel 1848 quando Louis Brandt istituisce un workshop a Chaux-de-Fonds in Svizzera che i suoi due figli Louis-Paul e Cesar, trasformeranno in manifattura nel 1879. Il movimento automatico dell’orologio è una meraviglia moderna, in uso da oltre 250 anni. Le origini del movimento automatico possono essere fatte risalire all’orologiaio svizzero Abraham-Louis Perrelet nel 1770. Il suo concetto utilizzava un peso oscillante verticalmente in un orologio da tasca e la Società delle Arti di Ginevra ha riferito che erano necessari 15 minuti di cammino per caricare completamente il movimento. Le imprese di Perrelet attirarono l’attenzione di un altro Abraham: Abraham-Louis Breguet. Affascinato dal movimento automatico, Breguet apportò numerosi miglioramenti al design di Perrelet e vendette orologi da tasca automatici al pubblico francese. Tuttavia, fu solo dopo la Prima Guerra Mondiale, che rese popolare l’uso degli orologi da polso, che il movimento automatico decollò davvero. Dopotutto, l’energia cinetica derivata dall’oscillazione delle braccia superava di gran lunga quella degli orologi da tasca. Fu un riparatore di orologi inglese di nome John Harwood a rendersene conto e a inventare il movimento automatico “bumper”, in cui i paraurti a molla limitavano la rotazione dell’oscillazione peso a 180 gradi anziché a 360 gradi completi.
Viene proposto un Omega solo tempo referenza 2398-1, anno 1946 in acciaio, quadrante argento bitonale con indici a sfera alternati a numeri arabi.
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